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Crossfit: fa bene o fa male? E’ un’attività sportiva che apporta benefici al corpo o, al contrario, riserva pericolose controindicazioni? La domanda è importante e sentita. Qui trovi la risposta e le ricerche scientifiche che la supportano.

 

Crossfit: fa bene o fa male? Questa è la vera e più importante domanda che devi porti prima di cominciare a praticare Crossfit, lo sport del momento. Sempre più in voga, è un’attività sportiva attorno a cui aleggiano ancora non poche incertezze: quali sono i benefici del Crossfit? E quali le controindicazioni? E da quale lato pesa l’ago della bilancia? In questo post faccio chiarezza proprio su questi aspetti ma prima dobbiamo capire cos’è il Crossfit.

Cos’è il Crossfit

Il Crossfit è un’attività che unisce diverse discipline sportive: il sollevamento pesi, la ginnastica e l’atletica, tutte eccellenti attività perché funzionali al corpo umano, se eseguite nel rispetto della biomeccanica del movimento e di moltri altri fattori, non ultimo la condizione fisica generale della persona che si allena. Il Crossfit consiste nell’eseguire esercizi che provengono da vari sport (corpo libero, corsa, sollevamento pesi, arrampicata), con l’obiettivo di esercitare il maggior numero di muscoli possibile.

In ogni sessione viene stabilito l’allenamento del giorno, definito WOD, acronimo di Workout Of the Day, che è (quasi) uguale per tutti i partecipanti, sebbene si distingua tra Scaled e RX, a seconda che l’allenamento venga eseguito con carichi e/o con attività complete oppure ridotte. La caratterista principale dei WOD è l’alta intensità, condizione che, a differenza di quanto sostengono molti istruttori di Crossfit, rende questa attività non accessibile a tutti.

Per eseguire il WOD è stabilita:

  • una sequenza di esercizi, notevolmente efficaci e biomeccanicamente corretti, da eseguire nel minor tempo possibile;
  • il numero di ripetizioni da eseguire;
  • i carichi da utilizzare, personalizzabili a seconda della persona (necessità, patologie, esperienza nell’allenamento). A tal proposito ti consiglio di leggere Il rispetto della progressione in palestra;
  • a volte viene stabilito il numero di round da eseguire, ovvero, il numero di volte in cui bisogna ripetere il circuito nel tempo stabilito. Altre volte i WOD sono nella formula AMRAP, As Many Rap As Possible, ovvero nel dato tempo i crossfitter devono eseguire il maggior numero di ripetizioni e/o di round possibili.

Solitamente, prima del WOD è prevista una sessione di riscaldamento collettivo e un allenamento che ha come obiettivo l’ottimizzazione della forza fisica oppure quello della tecnica.

Fin qui tutto bene, pare proprio che il Crossfit e i suoi allenamenti sportivi apportino al corpo preziosi benefici e che si tratti di un allenamento funzionale alla salute del corpo e alla forma fisica. Ma davvero è così? Ti anticipo che no, non è esattamente così che stanno le cose ed ora ti spiego perché.

Il Crossfit fa bene o fa male? Quali benefici e quali controindicazioni?

Devi sapere che le attività sportive possono essere svolte per diverse ragioni e con differenti obiettivi:

  • il divertimento;
  • la forma fisica e la salute del corpo;
  • l’agonismo.

Ogni attività sportiva può comprendere due o anche tre di questi elementi ma, di certo, c’è una componente che spicca di più rispetto alle altre. Così, quando parlo di attività sportive svolte per divertimento, posso riferirmi ad esempio al fitness musicale, come la zumba, la fitboxe e alle attività che creano aggregazione a suon di musica, ballo o coreografie. Se praticato in modo corretto, questo tipo di allenamento può migliorare la forma fisica e la salute ma questo non è certo il suo obiettivo prioritario come non lo è l’agonismo, se non per rare eccezioni di gioco.

Nella categoria degli allenamenti che hanno come fine la forma fisica e la salute includiamo tutte le attività funzionali al corpo umano, ovvero che ne rispettano la funzione, le necessità ancestrali del genere umano e ne aumentano forza fisica e massa muscolare. Ecco, in questo caso non devi pensare a grossi bodybuilder, piuttosto immagina un corpo tonico e forte, nel rispetto delle proporzioni e delle forme maschili e femminili. In questo tipo di attività sportiva rientra qualunque allenamento che, con l’impiego di sovraccarichi, bilancieri, manubri, macchine isotoniche e/o con il corretto uso esclusivo del proprio corpo, ha come priorità il miglioramento della forma fisica e della salute.
Le componenti divertimento e agonismo possono essere presenti ma di certo, trattandosi di attività individuali o in piccoli gruppi, non sono la priorità. Quanto al divertimento, occorre sempre valutare la componente soggettiva (quello che può essere divertente per me può non esserlo per un’altra persona) e il fatto che praticare questo tipo di attività affiancati da un Personal Trainer rende tutto più piacevole, oltre che più efficace e funzionale. A tal proposito ti consiglio di leggere il post Perché affidarti a un Personal Trainer.

Nella terza categoria di attività sportive rientrano gli allenamenti il cui obiettivo primario è migliorare costantemente la prestazione, al fine di vincere una competizione, anche se questo implica trascurare la componente salute a causa di allenamenti estremaneti impegnativi, basati su movimenti poco adatti al genere umano o eseguiti con una velocità eccessiva. Caratteristiche, queste, che non consentono la corretta esecuzione degli esercizi. La priorità è vincere, fare sempre meglio, concludere la competizione con il miglior risultato o nel minor tempo possibile, per questa ragione divertimento e salute sono obiettivi secondari (e alcune volte inesistenti). In questa categoria possono rientrare tutti gli sport, individuali e di squadra, a tutti i livelli: calcio, pallacanestro, pallavolo, ginnastica, atletica, sollevamento pesi, ciclismo, maratona, motociclismo, nuoto, Crossfit.

Come mai anche il Crossfit rientra nella categoria dell’agonismo? Devi sapere che il Crossfit è uno sport che prevede competizioni a più livelli, a partire dall’allenamento personale nel box fino alle sfide a squadre e alle competizioni organizzate. E proprio la competizione, assieme al tempo di esecuzione previsto per l’allenamento e all’elevata intensità, rendono il Crossfit un’attività sportiva poco produttiva e rischiosa per la salute, ponendo il corpo ad alto rischio infortunio.

Potenzialmente il Crossfit è uno sport utile ed efficace per la forma fisica ma il vero e affatto trascurabile problema è la messa in pratica degli esercizi, in quanto la componente tempo obbliga i crossfitter ad eseguire in modo estremamente rapido esercizi molto complessi, che andrebbero eseguiti con una velocità notevolmente ridotta, proprio per evitare il rischio di infortuni. La necessità di velocizzare gli esercizi e di massimizzare le ripetizioni, infatti, comporta che ad esserne compromesse siano la tecnica e la corretta esecuzione dell’esercizio, condizione questa pericolosa per la salute fisica del crossfitter.

Crossfit: benefici o controindicazioni? – Le ricerche scientifiche

Alcuni importanti numeri avvalorano la mia tesi. In una ricerca pubblicata dall’Orthopaedic Journal of Sports Medicine si legge che il 56% dei crossfitter si infortunano entro i primi 12 mesi di attività. Un’altra ricerca pubblicata su pubmed.com mette in evidenza proprio l’incidenza degli infortuni nel Crossfit, concludendo così: Il crossfit è un’attività ad alta intensità con il potenziale di ferire i suoi partecipanti. Ed ancora, un’altra pubblicazione scientifica chiarisce come la maggior parte delle vittime degli infortuni, a differenza di quanto spesso si afferma o si pensa, sono crossfitter che non partecipano a competizioni sportive e che si allenano meno rispetti gli atleti agonisti.

Crossfit: fa bene o fa male? – Le conclusioni

Il Crossfit è un’attività sportiva composta da una sequenza di esercizi che allenano più muscoli contemporaneamente e che potenzialmente può essere molto utile e funzionale per il corpo e per la forma fisica. Il problema di questo tipo di sport è che l’esecuzione degli esercizi richiede molta tecnica mentre i tempi di esecuzioni ristretti, l’elevato numero di ripetizioni da eseguire, l’alta intensità e l’accentuata competitività, anche a livello personale, rendono impossibile eseguire gli esercizi con la dovuta calma e attenzione. Sai cosa comporta tutto questo? Che, nella realtà, il Crossfit è un’attività sportiva pericolosa per chi la pratica. Ecco, come mi racconta anche un mio amico fisioterapista di Catania, il Crossfit ha fatto la fortuna dei centri di fisioterapia. Ed invece un’attività sportiva dovrebbe fare la fortuna di chi si allena!

Certo è che vi sono non pochi istruttori che possiedono le giuste competenze e che sono anche molto attenti alle necessità della singola persona. Nel Crossfit la gestione corretta e prudente degli esercizi e delle attività è la vera e indispensabile priorità.

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